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OVERVIEW
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ENRICO INGENITO

La fiamma che interagisce con la tela diventa un elemento poetico e fortemente significativo. II “tempo di esposizione” come nella fotografia, assume un ruolo determinante nel momento in cui si eccede e si oltrepassa il limite di resistenza al calore: il tessuto rischia di prendere fuoco, di danneggiarsi irreparabilmente.

La potenza della luce nei lavori di Ingenito è senza dubbio qualcosa di indeterminato ed instabile, diventa il punto di forza centrale insieme alle forme leggere che ne marcano l’accoglienza. Nell’impatto con l’albero, la luce si dissipa penetrando tra i rami che ne esaltano la qualità, creando così un gioco ottico imprevedibile, l’ambiente in cui prendono vita queste situazioni diventa enfatico, stimolando l’ascolto dell’osservatore, trasportandolo in contesti quali foreste, boschi o radure. Ad uno stato ulteriore, elementi come rami, tronchi, foglie, fusti e chiome acquisiscono un valore sinfonico, sembrano comporre una melodia che caldamente unisce l'uomo alla natura. 

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WORKS
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BIO

BIOGRAFIA

Enrico Ingenito nasce a Genova il 4 novembre del 1978, dopo il liceo artistico si trasferisce a Bologna nel 1998 dove si diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti. Tornato a Genova prosegue gli studi specializzandosi in arti visive e discipline dello spettacolo presso l’Accademia Linguistica di Belle Arti. Negli anni successivi agli studi sviluppa un personale utilizzo della pittura, prevalentemente ad olio, prediligendo i grandi formati coniugando una vocazione figurativa con un approccio alla tela e al colore fortemente ispirati dall’espressionismo astratto. Nelle prime mostre Personali: “frames” e “la quiete crea movimento”, realizzate negli spazi della galleria Open Lab e Artisti Oggi a Genova, affronta il tema del paesaggio urbano evidenziando da subito un interesse per l’immagine fotografica che diventa una vera e propria riflessione sulla fotografia nella mostra Viraggio 1 dove le immagini che nascono da fondi monocromi rievocano i viraggi e le tecniche di stampa analogica. Con il periodo di residenza in Lituania e successivamente con la mostra “la superficie della luce” a Dordrecht (NL) la sua ricerca si concentra sull’elemento della luce dando vita ad immagini sempre più rarefatte invase da aloni di colori sempre più saturi che variano dalle tonalità di grigi e sabbia nella serie Nordic Light ad accostamenti più stridenti della serie Tropical Light inspirate ad immagini prodotte durante un viaggio in Tailandia.

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